lunedì 29 aprile 2013

Orti al Politecnico di Milano: ecco come nasce e si sviluppa il progetto COLTIVANDO

Buongiorno a tutti!
Oggi, dopo che mi sono riappropriata del mio caro Macbook bianco dopo più di una settimana, entro su facebook e noto una foto di una mia amica, Silvia, che scrive "L'orto al PoliMi".


Ecco qui che la mia curiosità prende piede e vado subito in cerca del sito ufficiale, http://www.coltivando.polimi.it/. Praticamente di cosa si tratta?
COLTIVANDO– L’orto conviviale al Politecnico di Milano è un progetto di ricerca e didattica sviluppato dal dipartimento INDACO/Scuola del Design del Politecnico di Milano, nato dalla collaborazione di designer dei servizi e designer degli spazi, che hanno condotto un percorso di co-progettazione con la comunità locale per arrivare a delineare un progetto condiviso.
COLTIVANDO è un orto urbano per il quartiere Bovisa situato negli spazi verdi del campus Durando.
COLTIVANDO è un orto conviviale, che oltre a condividere fra gli ortisti i prodotti che fornirà, si fonda sul piacere dello stare e del fare insieme, favorendo un’interazione tra gli abitanti di Bovisa e la comunità del Politecnico di Milano (docenti, personale, studenti).
COLTIVANDO promuove uno stile di vita sostenibile e mette a disposizione uno spazio verde pubblico, nascosto ai più.
COLTIVANDO è uno spazio collettivo dove si avrà la possibilità di confrontarsi, conoscersi e organizzare attività. Non solo uno spazio per crescere ortaggi bensì un luogo per coltivare conoscenze, passioni, amicizie.

Coltivando è quindi un’iniziativa promossa dal Politecnico di Milano e nasce all’interno delle attività didattiche e di ricerca della Scuola del Design e del Dipartimento di Design.
La cosa più significativa, a parer mio, è che fin dall’inizio, oltre alle risorse del Politecnico di Milano, il processo ha coinvolto gli abitanti del quartiere, gli studenti e i docenti del campus Durando in tutte le fasi di progettazione, organizzando momenti di condivisione di idee durante tutto il periodo di gestazione del progetto. (se andate sulla parte 'Sviluppo progetto' troverete tutte le date; io vi riporto solo la prima, il 19 novembre 2011, in cui sono partite le prime proposte, tra cui quella più di successo di coltivare un'aiuola, e l'ultima, il 15 ottobre 2012, ovvero la data dell'inaugurazione).

Ecco ciò che ha dichiarato a skuola.net Davide Fassi, il curatore del progetto: "Per coinvolgere il quartiere abbiamo puntato sull'affezione al luogo, molti abitanti del quartiere lavoravano qui anni fa". Ci sono anziani, le famiglie, gli studenti, ma mancano gli adolescenti. L'altro ideatore del progetto, Liat Rogel, spiega: "I ragazzi dei licei sono più difficili da coinvolgere ma dall'anno prossimo penseremo a qualche iniziativa anche per loro. Al momento abbiamo pubblicizzato l'evento nei mercati e nelle scuole primarie".



Le essenze che sono state piantate sono rosmarino, salvia e timo, mentre gli ortaggi sono stati quelli di stagione, cavoli, porri, finocchi e alberi da frutto.

Se si va sull'area dedicata alle rassegne stampa si noterà anche come molte testate, giornali e siti abbiano riportato la notizia, da il corriere, il tg3 e TGcom.
Io vi dico che anche nella scuola media di San Martino Siccomario è stata promossa questa iniziativa, che ha avuto inizialmente un grande successo, ma che poi è stata abbandonata per la mancanza di tempo da parte degli insegnanti.. La mia considerazione è che queste iniziative sono davvero lodevoli e credo anche efficaci nel sensibilizzare i ragazzi e le famiglie verso l'importanza di temi come il mangiare 'sostenibile' e il vivere luoghi che nelle città faticano a trovare spazio ma che ci vorrebbe un'attenzione costante da parte dei comuni, nel proporle in ogni scuola e nel portarle avanti con continuità.

mercoledì 17 aprile 2013

Come arredare casa con una linea di mobili di cartone

Eccomi qui! Tornata da un'estenuante ma bellissima esperienza al Salone del Mobile!! 
Sarà che ormai dormo e quando mi sveglio mi sembra che la mia stanza sia uno stand e ho visto solo mobili per una settimana ma il post che sto per scrivere diciamo che tocca proprio il settore delle "Furniture". Ho scoperto questo sito di Kshop in cui si possono ordinare diversi tipi di mobili, tutti in cartone! Tavolini e seggioline per bambini, porta bottiglie e pseudo librerie. 




Kshop inventa, crea e produce cose di cartone: oggetti che prendono vita da un materiale immutabilmente mutabile. Oggetti che hanno una storia e che creano altre storie. Di chi li vive, in assoluta libertà. Di chi li sceglie, inventandosi uno stile. Di chi li crea, con creatività e passione. Storie che nascono dal cartone per diventare storie di persone.


"I mobili e complementi di arredo in cartone ondulato Kshop si ispirano ai seguenti principi:
100% CARTONE: utilizziamo SOLO cartone e non lo abbiniamo ad altri tipi di materiale.
CHEAP, COOL & FLEXY: il design alla portata di tutti: età, ceto, tasca, gusto, credo.Il design per ogni contesto: casa, ufficio, negozio, evento… dalla festa di compleanno al banchetto nuziale, dalla vetrina animalier allo studiolo domestico fino all'evento per migliaia di persone. Per vivere gli spazi e gli oggetti liberamente.
USABILITA’: il montaggio non solo è facile, ma spesso inesistente: più usabile di così!?"

I prezzi vanno agli 8 euro per una sedia per bambini ai 79 - 86 per le librerie.









Ora, dando un'occhiata al loro blog e alle foto che hanno caricato devo dire che fanno un bell'effetto se utilizzate per ampi spazi (bellissime le foto scattate a Bologna durante la giornata mondiale dell'alimentazione) o, se proprio le volete a casa vostra, ci sta per arredare la cameretta dei bimbi, perchè io in cucina un tavolo e le sedie di cartone non so se le vorrei mettere.. poi ovviamente, de gustibus non disputandum est!

Al di là comunque dei discorsi d'estetica, questo è un lavoro lodevole, da cui dovrebbero prendere esempio molte aziende e mobilifici, cosa che al salone del mobile non ho proprio notato!